Ha condannato la privatizzazione del porto di Igoumenysa

Il “male” lo caratterizza “Cospirazione continentale” nel Confederazione greca pancontinentale vendita del porto di Igoumenysa.

Ha invitato gli espatriati epiroti a coordinare le loro azioni per rendere le infrastrutture pubbliche un motore di sviluppo nell’interesse dei lavoratori e contribuire alla riduzione delle disparità regionali.

Nella sua dichiarazione ha osservato:

La “Cospirazione Continentale” ha notato con preoccupazione – e apertamente condannato – il recente peggioramento dei problemi chiave dell’Epiro e dell’emigrazione, a causa dell’insistenza del governo nell’attuazione di politiche che hanno avuto un impatto sugli strati economicamente più deboli. A titolo di esempio, ricordiamo le decisioni provocatorie del governo ND per la vendita del porto di Igoumenysa all’Italia e per l’installazione di nuovi parchi eolici su Kokkinia e Igoumenysa. Su questo tema, la diaspora continentale ha espresso il suo rifiuto – senza asterisco – agli annunci o alle decisioni in materia degli organi della Confederazione greca pancontinentale (PSE).

Ecco la prova:

Innanzitutto, il 20 ottobre, si è conclusa con festeggiamenti, alla presenza del neoeletto primo ministro e sindaco di Igoumenysa, la vendita del pacchetto di maggioranza dell’Organizzazione dei Porti di Igoumenysa (OLIG) al gruppo italiano di imprese “GRIMALDI”. , la costa anteriore da Perdika a Sayada. E per accogliere queste impressioni, consegnarono ai comuni della regione alcuni terreni degradati e di scarso valore, il cui sfruttamento richiedeva costi enormi. Nonostante il fatto che il 18/10/2023 il vecchio governo dell’OLIG avesse fatto il lavoro sporco (chiedendo a Sayadin di sgomberare la costa e di dare filetti puliti all’Italia), tutti i relatori del partito per la privatizzazione dei porti – tra cui il neoeletto sindaco di Igoumenysa, signor Dais – hanno fatto in modo di mantenere vivo il mito secondo cui la gestione delle zone costiere spetta al Comune di Igoumenysa. La deliberata confusione degli abitanti della zona riguardo al destino della zona terrestre, portata avanti dalle autorità con una grande menzogna, è stata rivelata – per le sue ragioni – dal vice governatore del governo di Thesprotia, Thomas Pitoulis. Th.Pitoulis, nella sua dichiarazione scritta resa pubblica dopo la firma del contratto, ha accusato la direzione uscente dell’OLIG di “devozione” al nuovo “capo”, perché “attraverso l’amministratore delegato ha reclamato dagli utenti dei pezzi di ricambio della zona terrestre sulla spiaggia di Sayadas allontanatevi immediatamente dallo spazio privato, che utilizzano da oltre quarant’anni”! Purtroppo, il neoeletto sindaco di Igoumenysa… “progressista”, dopo aver accolto al porto il nuovo boss, ha assicurato che “coopererà nella pianificazione e realizzazione di progetti e azioni”, che – come è noto – mira a massimizzare gli utili del gruppo imprenditoriale “GRIMALDI”.

L’opposizione categorica dell’emigrazione dalla terraferma alla vendita “deliberata” del porto di Igoumenysa si è espressa in dettaglio sia con due annunci del PSE il 14/10/2020 che il 18/5/2021 e con la decisione unanime dell’Assemblea Generale e con numerose dichiarazioni pubbliche del Consiglio di Amministrazione e dei suoi dirigenti (presidente, vicepresidente, ecc.).

In secondo luogo, il governo continua a installare nuove turbine eoliche in Epiro. Secondo ERT (notiziario trasmesso il 23.10.2023), due nuovi parchi eolici sono stati sottoposti a consultazione pubblica nella regione della Prefettura di Thesprotia. Si prevede che il primo parco (28 MW di potenza) sarà costruito nel sito “Kokkinitsa” nel comune di Filiaton e il secondo (22,5 MW di potenza) sarà costruito nel sito “Varathro” nel comune di Igoumenysa. Anche se il governo sostiene che la politica dell’UE sull’“energia verde” garantisce elettricità “più economica” per la società, in pratica garantisce che i profitti dei grandi gruppi economici aumentino.

Per quanto riguarda la politica antipopolare di “energia verde” promossa dal governo, con l’installazione arbitraria di impianti eolici, fotovoltaici, ecc., il rifiuto degli espatriati dell’Epiro è stato espresso sia dalla manifestazione pan-episodica tenutasi lo scorso febbraio a Sintagma che riunione nonché la decisione dell’organo PSE.

Di fronte all’insistenza del governo su politiche che aggravano i problemi accumulati dalla popolazione, il “Rally Continentale” invita gli epiroti espatriati a coordinare le loro azioni attraverso i sindacati (confraternite, federazioni) e a competere in modo competitivo, affinché le infrastrutture del nostro paese (porti , aeroporti, autostrade nazionali, e così via) non per essere una manna per i gusti dei gruppi imprenditoriali, ma per essere utilizzati per il benessere dei cittadini e per ridurre le disparità tra le regioni del Paese”.

Alberta Trevisan

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