Un bambino di cinque anni è morto dopo essersi schiantato contro un’auto a bordo della quale un gruppo di YouTuber stava portando avanti una sfida virale

Un bambino di cinque anni è morto e sua madre e sua sorella di tre anni sono in gravi condizioni dopo la morte la sua macchina si è schiantata a Roma al veicolo su cui viaggiavano cinque giovani che, secondo la prima ipotesi, avrebbero sfidato sui social network a guidare senza sosta per 50 ore.

L’incidente è avvenuto nel quartiere di Casal Palocco, alle porte di Roma, e il veicolo, un SUV di lussosi è schiantato ad alta velocità contro la Smart della famiglia, hanno riferito i media locali.

Secondo le prime indagini, la Polizia ha sequestrato i cellulari dei giovani che si trovavano nel Suv per verificare cosa stessero facendo in quel momento. I cinque giovani sono famosi sui social per aver girato video con auto di lusso e secondo la stessa fonte in quel momento stavano facendo una sfida che consisteva in guidando ininterrottamente per 50 ore.

Riguarda quattro maschi e una femmina ventenni che fanno parte di un gruppo di presenza su YouTube, con 600.000 iscritti e oltre 152 milioni di visualizzazioni dal 2020, che ospita sfide online.

L’incidente è avvenuto su un’autostrada a doppio senso, cPoi l’auto con a bordo i giovani ha attraversato la corsia si è scontrato con il veicolo su cui viaggiava la famiglia. Il piccolo è morto poco dopo al pronto soccorso dell’ospedale Grassi, dove era stato trasportato in ambulanza, mentre la madre e la sorella erano ricoverate in prognosi speciale all’ospedale Sant’Eugenio.

Resta da chiarire chi fosse alla guida del veicolo che ha invaso la corsia di marcia al momento dello scontro, perché nei video compaiono bambini piccoli. Hanno continuato a cambiarsi d’abito al posto di guida. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha inviato le sue condoglianze alla famiglia: “Auguro alla madre e alla sorella minore una pronta guarigione e alle forze dell’ordine di scoprire al più presto i responsabili di quanto accaduto”, ha scritto nella sua lettera personale. account. reti sociali. .

Gerardo Consoli

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