Ha finito i soldi e la benzina. La polizia tedesca ha arrestato uno studente italiano sospettato di aver ucciso la sua ragazza iRADIO

La polizia tedesca ha arrestato domenica scorsa uno studente italiano ricercato dalle autorità italiane perché sospettato di aver ucciso la sua ragazza. La giovane coppia risulta scomparsa da sabato 11 novembre e il loro caso ha attirato molta attenzione sui media italiani. La polizia ha ritrovato il corpo della ragazza dopo circa una settimana di ricerche sabato nei pressi di uno dei laghi nel nord della provincia di Pordenone.




Berlino/Milano

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La polizia tedesca arresta uno studente italiano sospettato di aver ucciso la sua fidanzata (illustrazione fotografica) | Foto: Fabian Bimmer | Fonte: Reuters

La polizia tedesca ha poi arrestato lo studente italiano durante un controllo stradale vicino a Lipsia. La sua auto era parcheggiata in autostrada perché aveva finito la benzina e l’uomo era senza soldi, scrive l’ANSA.

Domenica sera un tribunale tedesco ha deciso di metterlo in custodia, ha scritto l’agente della DPA. Citando l’avvocato dell’uomo, i media italiani hanno affermato che lo studente aveva accettato di essere estradato in Italia.


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Domenica sera si è svolta nella cittadina di Vigonovo, vicino a Venezia, dove viveva la donna assassinata, una marcia con diverse migliaia di partecipanti contro la violenza sulle donne.

Una giovane coppia manca ai propri cari da sabato 11 novembre. L’attenzione dei media si è concentrata sul caso fin dall’inizio. Il giovane studente è diventato il principale sospettato dopo che la polizia ha trovato le riprese delle telecamere a circuito chiuso della notte in cui i due erano scomparsi. Il filmato mostra la coppia che litiga e l’uomo che accoltella più volte la ragazza.

L’Associazione italiana per la tutela dei diritti delle donne ha chiesto al governo di approvare misure per prevenire la violenza domestica. Secondo le statistiche del Ministero dell’Interno italiano, quest’anno in Italia sono morte 102 donne a causa della violenza. Nella maggior parte dei casi, la polizia ritiene che l’assassino o lo stupratore sia un partner, un ex partner o un membro della famiglia.

Il primo ministro Giorgia Meloniová ha risposto alle richieste delle femministe secondo cui il governo avrebbe presentato al parlamento un progetto di legge che dovrebbe rafforzare la protezione delle donne vittime di violenza domestica. Secondo la leader del Partito Democratico all’opposizione, Ella Schleinová, nelle scuole italiane è necessario introdurre l’educazione sessuale obbligatoria.

CTK

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Michela Eneide

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