Il Parlamento italiano ratifica l’accordo con la Grecia sulla ZEE

Con 273 voti favorevoli e nessuno contrario, il Parlamento italiano ha approvato in prima lettura il disegno di legge sulla delimitazione delle zone marittime, nel quadro dell’accordo tra Grecia e Italia tenutosi ad Atene il 9 giugno 2020, secondo la Nuova Agenzia agenzia.

La regola base del trattato è l’articolo 1, che definisce il confine marittimo tra Italia e Grecia, non solo facendo riferimento alla linea di demarcazione tracciata per la piattaforma continentale ai sensi del citato trattato del 1977, ma determinando anche le coordinate secondo il trattato. Il metodo Wgs-84, attualmente utilizzato in cartografia”, si legge nel disegno di legge parlamentare, secondo il testo dell’agenzia italiana.

Altre disposizioni rilevanti sono “le disposizioni relative all’informazione preventiva in caso di dichiarazione di giurisdizione operativa da parte di una delle parti (articolo 2), nonché le disposizioni che escludono qualsiasi pregiudizio, per effetto dell’accordo, riguardo alle attività di pesca legittimamente esercitate in il territorio. “conformemente al diritto dell’Unione europea e per quanto riguarda i diritti, le libertà e gli obblighi degli Stati terzi nella zona economica esclusiva conformemente alle disposizioni dell’articolo 58 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, UNCLOS (articolo 3)” ha concluso l’Agenzia Nova.

Qual è il contenuto dell’accordo?

Nel testo dell’accordo sui confini delle zone marittime si afferma che “la linea di demarcazione della zona marittima in cui i due paesi hanno ciascuno il diritto di esercitare i propri diritti sovrani o la giurisdizione in conformità con il diritto internazionale è la linea di demarcazione. per la piattaforma continentale determinata in base all’Accordo tra la Repubblica Ellenica e la Repubblica Italiana del 1977 per la delimitazione delle rispettive piattaforme continentali”. Il punto di definizione oltre la destra delle isole e l’inizio della linea centrale.

L’accordo prevede inoltre che “le demarcazioni attualmente stabilite non intendono estendersi oltre il punto 1 a nord e oltre il punto 16 a sud.

Questa delimitazione si estenderà in tutte le direzioni fino al punto d’incontro delle zone marittime di ciascun paese confinante quando saranno conclusi i relativi accordi”. Il punto 1 al Nord riguarda la trinazionale Grecia-Italia-Albania, dove è ancora pendente un accordo Grecia-Albania, mentre il punto 16 al Sud si riferisce ad una regione molto più ampia e non raggiunge il confine con la Libia.

L’accordo afferma inoltre esplicitamente che non pregiudica “le attività di pesca svolte in conformità con le norme e i regolamenti UE applicabili”.

Alberta Trevisan

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