Sosterrò la Serbia in Qatar! Serbi, siete pochissimi di numero e siete bravi in ​​TUTTI GLI SPORT

Andrea Pirlo, il grande calciatore e leggenda del calcio italiano e mondiale, ha rivelato che supporterà la nazionale serba di calcio ai Mondiali in Qatar. Il maestro del calcio, che indossa la maglia di tre grandi club di Serie A, Inter, Milan e Juventus, è felice di essere a Belgrado e in Serbia.

foto: Nenad Kostic

Andrea Pirlo (43), è il promotore ufficiale del settimo ritiro estivo di calcio, organizzato da Banka Intesa e Assicurazioni Generali dal 27 giugno al 1 luglio a Belgrado, sul terreno dell’FC Voždovac. Quest’anno, con un allenatore italiano, i bambini con bisogni speciali avranno la possibilità di allenarsi, della società di calcio amatoriale “Mungosi”, 15 di loro, guidati da ex elettori della nazionale serba di futsal. Aleksandar Kovacevic.

Andrea Pirlo
foto: Nenad Kostic

Andrea Pirlo è stato l’ospite d’onore a Belgrado e in Serbia. Alla domanda di Courier se avrebbe sostenuto la nazionale serba di calcio ai Mondiali in Qatar, visto che l’italiano non sarebbe stato al più grande festival di calcio del mondo, ha risposto con una risata:

– Certo! Visto che l’Italia non partecipa, sosterrò la Serbia!

Dusan Vlahovic, Sergej Milinkovic-Savic
foto: Beta / Branislav Božić

Le leggende del calcio italiano parlano di calciatori serbi che hanno lasciato il segno in Serie A, sia quelli che hanno giocato prima che quelli che giocano oggi.

– Ho lavorato e giocato con grandi campioni come Mihajlovi e Stankovic. Non sono contento di allenare Vlahovi, perché ho lasciato la Juventus, anche se volevo. Un talento straordinario, un uomo sul posto, un grande futuro davanti a lui. Molti calciatori serbi di qualità giocano in Italia. I giocatori di talento arrivano sempre, con tanta volontà, voglia e voglia di imparare e mettersi alla prova. Noi italiani sappiamo che la Serbia è un grande calciatore, cestista, tennista… Mi congratulo con te perché non sei molto come nazione.

Andrea Pirlo
foto: Nenad Kostic

Il famoso Andrea Pirlo parla delle sue somiglianze con il serbo Sergej Milinkovi-Savic.

– Siamo fisicamente diversi. Ah, ah, ah… Abbiamo lo stesso numero sulla maglia! Sergei è un giocatore elegante, ha una forza fisica incredibile. È bello vederlo in campo, ha fatto vedere grandi cose, nonostante sia alto più di 190 cm. Non tutti ce l’hanno, ed è per questo che è unico.

Andrea Pirlo
foto: Nenad Kostic

Ha ricordato la sua carriera come Pirlo, il suo esordio al Brescia e poi la sua straordinaria carriera in Serie A.

– Ho avuto la fortuna di giocare in tre dei più grandi club italiani. Da bambino tifavo per l’Inter e arrivare nella classifica “nero-blu” per me è stato un sogno che si è avverato. Lì mi sono trovata in transizione e sono andata al Milan, dove ho dato il massimo. Direi che per me è una grande gioia, perché ho passato i dieci anni più belli della mia vita a San Siro, niente che non abbiamo vinto. Poi ho giocato per la Juventus per altri quattro anni. In sostanza non c’è differenza tra i tre club, sono grandi con una grande voglia di continuare a vincere.

Pirlo analizza la situazione, che nel calcio moderno ci sono sempre meno persone creative con la palla, le classiche “decine”.

– Penso che ci siano ancora maestri del calcio, ma il calcio si è evoluto e cambiato nel corso degli anni. Prima erano tante “dozzine”, ora meno, perché gli allenatori preferiscono un modo diverso di giocare. Ancora una volta, ci sono calciatori in altre posizioni che giocano alla grande e sono vere stelle del calcio.

Andrea Pirlo
foto: Nenad Kostic

Pirlo prende più che seriamente il suo ruolo di ambasciatore del calcio nel lavorare con i bambini.

– È stato un piacere per me essere a Belgrado, in occasione di un’iniziativa dedicata ai bambini. I bambini sono il nostro futuro. Eravamo tutti bambini, amavamo il calcio e sognavamo di giocare ai Mondiali. Sono riuscita a realizzare il mio sogno. Il calcio richiede passione, volontà e grande voglia, di migliorarsi ogni giorno perché non si smette mai di imparare. Lo faccio da quando ero un ragazzino, e lo faccio ora, da adulto. Ecco perché i bambini devono avere dei sogni e, quando crescono, devono realizzarli – ha concluso Andrea Pirlo.

Andrea Pirlo
foto: Nenad Kostic

I grandi giocatori del calcio italiano e mondiale sono accolti dal Ministro dello Sport presso la sede di Intesa Bank a Nuova Belgrado Vanja UdovicicAmbasciatore d’Italia Carlo Lo CachoGenerali e Banka Intesa gestiscono società di gestione Luigi Fuzio, anluka Koloci, Darko Popovi, Dragan Filipovie organizzatori di campi Marko Skebri.

Courier Sport / Aleksandar Radonić


Corriere

Corrado Bellini

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