Cultura: Rigoletto Verdi stasera all’Herodeion di Lyriki

La nuova grande produzione estiva dell’Opera Nazionale, il capolavoro oscuro di Giuseppe Verdi Rigolettos, diretto da Loukas Karytinos e diretto da Katerina Evangelatou, sarà presentato questa sera, domenica, così come l’8 e l’11 giugno all’Epidaurus Festival di Atene. La produzione è stata realizzata con il sostegno di una donazione della Fondazione Stavros Niarchos (ISN) per rafforzare l’estroversione artistica dell’Opera Nazionale.

Rigoletto è considerata una delle opere più apprezzate del repertorio. In quest’opera, presentata per la prima volta 171 anni fa a Venezia, Verdi volta pagina sul suo percorso sintetico e presenta una composizione con un chiaro stigma e una crescente propensione alla sperimentazione. Le transizioni tra scene liriche e scene drammatiche assicurano una trama continua ad alta velocità. “Innovazione musicale, stile, forma della canzone. “Uno straordinario lavoro di orchestrazione: questa orchestra parla, piange, si muove”, scrisse il critico italiano Tomaso Locatelli il giorno dopo il primo Rigoletto al mondo, il 12 marzo 1851.

La storia parla dell’amore di Gilda, la figlia curva del buffone di corte Rigoletto, del defunto duca di Mantova, che gli viene presentato come un povero studente. Per vendicare la perdita dell’onore della figlia, Rigoletto intende uccidere il Duca. Conoscendo il piano di suo padre, Gilda decide di salvare il suo amante e sacrificarsi al suo posto.

Per la nuova produzione di Rigoletto, l’Opera Nazionale ha diretto l’illustre direttrice e direttrice artistica dell’Epidaurus Festival di Atene, Katerina Evangelatou. Dopo la sua prima collaborazione di grande successo con ELS nell’opera moderna Z, Evangelatou ha affrontato questo capolavoro del repertorio operistico sul palco dei requisiti speciali di Odeon Herodes Atticus. Sviluppando la sua riconoscibile identità registica, Katerina Evangelatou cercherà di illuminare la contraddittoria personalità oscura di Rigoletto, trasferendo la storia dell’opera nella società corrotta dell’Italia rurale negli anni 80. Il ciclo di violenza descritto da Verdi di Rigoletto si svolge in un microcosmo di Campagna italiana anni ’80, dove dilaga la criminalità organizzata. La corruzione, la criminalità e lo stupro sono il vero volto di una società religiosa, conservatrice e prudente. L’ambientazione di Eva Manidaki – un’antica casa di campagna italiana, che nasconde la brutalità e l’oscurità degli eroi della commedia – è perfettamente integrata nella scena naturale di Herodion, mentre il costume di Alan Cranitel completa l’immagine della società in declino”.

Il set è stato firmato da Eva Manidaki, i costumi di Alan Hranitel, la coreografia e la kinesiologia di Patricia Apergi e le luci di Eleftheria Deko.

Interpretato dal capo musicista e illustre direttore artistico dell’Orchestra di Stato di Atene, Loukas Karytinos. Nel ruolo del protagonista è il baritono greco acclamato a livello internazionale Dimitris Tiliakos, che ha interpretato Rigoletto con grande successo a Bruxelles, Mosca, Dresda, Stoccarda. Nel ruolo del Duca di Mantova, il tenore italiano di spicco Francesco Demuro, che ha interpretato ruoli nella New York Metropolitan Opera, Paris National Opera, Real Madrid, Verona Arena, San Francisco Opera, Zan Francis, Z. Frankfurt, mentre nel 2022 si è esibito alla Royal Opera House di Londra e all’Opera di Stato di Vienna. Gilda è interpretata dal soprano internazionale Christina Poulitsi, che ha interpretato il principale musicista capo Zubin Meta a Firenze. Sparafutsile è interpretato da Petros Magoulas e Mandalena da Mary-Ellen Nezi. Con loro, importanti e giovani solisti come Margarita Syggeniotou, Dimitris Kassioumis, Nikos Kotenidis, Giannis Kalyvas, George Matthaiakakis, Diamantis Kritsotakis, Petros Salatas ed Evita Chiotis.

Rigoletto a colpo d’occhio

Compositore / Giuseppe Verdi, il più famoso compositore del Romanticismo italiano, nacque a Le Roncole nel nord Italia nel 1813 e morì a Milano nel 1901. Studiò musica in provincia di Buscheto e poi a Milano. Le sue prime opere furono scritte nel clima rivoluzionario del tempo, riflettendo ideologicamente la lotta per la liberazione degli stati italiani dall’Austria e la loro unificazione in uno stato sovrano. Il coinvolgimento di Verdi in politica lo ha reso un simbolo nazionale. Il motto di Viva Verdi significa Viva Vittorio Emanuele, Re d’Italia – Viva Vittorio Emanuele Re D’Italia. Nel 1861 il compositore fu eletto primo membro del parlamento italiano. Le sue opere più famose sono Nabucco (1842), Rigoletto (1851), Il trovatore (1853), Traviata (1853), La forza del destino (1862), Aida (1871), Otello (1887) e Falstaff (1893). Con la sua musica Verdi esprime sul piano estetico lo spirito del romanticismo maturo e sul piano politico il desiderio dei suoi connazionali di vedere l’Italia libera e unita. È stato amato da un pubblico molto ampio e ha guadagnato popolarità sin dal suo inizio che rimane intatto fino ad oggi. Nelle condizioni storiche, politiche e sociali dell’Ottocento Verdi fu un compositore che visse un momento unico nella storia della musica in cui l’alta arte divenne contemporaneamente popolare.

Opera in tre atti di Rigoletto / Melodramma ispirato all’opera teatrale di Victor Hugo The King Has Fun (1832). Il testo della poesia è firmato da Francesco Maria Piave.

Premiere/Rigoletto fu presentato per la prima volta al Teatro O Phoenicia di Venezia l’11 marzo 1851. In Grecia furono segnalate rappresentazioni d’opera nel 1852 a Corfù protetta dall’inglese e il 28 ottobre 1853 ad Atene, in italiano. Rigoletto è stato incluso nel repertorio dell’Opera Nazionale nel gennaio 1948, quando è stato eseguito sotto la direzione musicale di Leonidas Zoras e diretto da Konstantinos Persis, con Evangelos Magliveras nel ruolo principale, Antonis Delendas come Doukas e Franzas Frances.

Sintesi originale

Atto I/Sala del palazzo ducale, Mantova, XVI sec. Durante i festeggiamenti a palazzo, il duca di Mantova raccontò ai cortigiani la sua nuova “avventura”. Ha parlato di una bella ragazza che aveva notato in chiesa e che voleva conquistare. Allo stesso tempo stuzzicava la contessa di Ceprano. Rigolettos, il pagliaccio curvo di corte, derise il marito della contessa e esortò il duca all’esilio e persino a giustiziare il conte Tsepranos. Quando i cavalieri di Maroullo diffusero la voce che Rigoletto avesse un’amante segreta, tutti i cortigiani decisero di vendicarsi di lei rapendola. Il conte di Monterone accusò il duca di mancare di rispetto alla figlia e, infastidito dai commenti ironici del burlone, maledisse Rigoletto e il duca.

Sulla strada vicino alla casa di Rigoletto. Contemplando costantemente la maledizione del conte di Monterone, Rigoletto torna a casa. Poco prima del suo arrivo, viene avvicinato da Sparafutsile, un assassino. In casa Gilda, la figlia di Rigoletto, assicura al padre che va solo in chiesa. Quando Rigoletto si ritira, appare Duke, che origlia Gilda per confessare nella sua vagina che si sente in colpa per non aver detto a suo padre del giovane sconosciuto che ha incontrato in chiesa, che non è altro che Duke. Mentre parla del suo amore per lui, Duke appare ed esprime i suoi sentimenti a Gilda, dicendole che è un povero studente. Intanto arrivano i principi Ceprano, Borsa e Maroullo, per rapire quella che pensano sia l’amante di Rigoletto. Quando il burlone li sorprese, lo convinsero che volevano rapire la contessa Ceprano e le chiesero di aiutarli. Rigoletto accetta, e chiudono gli occhi. Era troppo tardi, dopo che gli uomini hanno rapito Gilda, suo padre ha capito la verità.

Capitolo II / Nel palazzo del duca. I nobili, ancora ignari del vero legame della ragazza con il clown, raccontano a Doukas di aver rapito l’amante di Rigoletto. Il duca si precipitò a trovarlo, perché potesse stare solo con lui. Rigoletto pregò i cortigiani di liberarlo. Poi venne la Gilda, piena di amore, ma anche di rimpianto. I cortigiani sono rimasti scioccati non appena hanno capito che non era l’amante, ma la figlia del comico. Infuriato, Rigoletto giura di vendicare il Duca.

Atto III / Presso il fiume Mincho, alla periferia di Mantova. Rigoletto e Gilda giunsero in cucina, dove c’era anche Sparafucile. Rigoletto fa un patto con lui, complottando l’omicidio dell’uomo che ha profanato sua figlia. Qualche tempo dopo, Gilda vide segretamente il Duca prendere in giro Mandalena, la sorella di Sparafucile.

Incantata dal Duca, Mandalena implora il fratello di rompere il patto con il clown. Le promette che se qualcun altro entra in cucina al momento giusto, la ucciderà, non una potenziale vittima. Gilda, che era innamorata, che ha sentito la conversazione, ha deciso di sacrificare la sua vita. Infatti, travestito da uomo, bussò appena in tempo alla loro porta.

Rigoletto arriva con i soldi. Sparafutsile gli diede il cadavere ucciso nel sacco. Prima di gettare il cadavere nel fiume, Rigoletto udì da lontano la voce del Duca. Stupito, aprì il sacco e affrontò la figlia morente. Disperato, ricordò di nuovo la maledizione del conte di Monterone.

La musica sarà diretta da Loukas Karytinos, la regia di Katerina Evangelatou, le scene di Eva Manidaki, i costumi di Alan Hranitel, la coreografia e la kinesiologia di Patricia Apergi, le luci di Eleftheria Dekolou, la regia della band Aga Katia Molfesi.

Con l’orchestra e il coro ELS

Prezzi biglietti: € 25, € 45, € 55, € 60, € 85, € 100

Studenti, bambini: 15 € / Persone con disabilità: 15 €

Prevendita: Fondo ELS, biglietteria dell’Epidaurus Festival di Atene,

aefestival.gr e viva.gr

Alberta Trevisan

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