F1 – GP d’Austria 2022: “Un covo di vendetta nella guerra Verstappen-Hamilton”

L’entusiasmo dei tifosi Max Verstappendistinti per i loro abiti e razzi arancioni, a volte Lewis Hamilton ha colpito la barriera in Austria, dimostralo la guerra continua. inefficiente Mercedes W13 aveva posticipato il conflitto per diversi mesi, poiché Hamilton ora non era in grado di combattere il suo rivale per la vittoria, ma modo e vendetta tra

entrambe le parti

sono gli stessi del 2021.

BANDIERA ROSSA! Lewis Hamilton ha finito di combattere la protezione!

Tutte le opzioni si esauriscono nel terzo trimestre

#AustriaDAZNF1

pic.twitter.com/Do9DIepwXV

— DAZN Spagna (@DAZN_ES)

8 luglio 2022

Grandi battaglie personali alimentano questo sport, come tutti gli altri:

Valentino Rossi contro Marc Márquez e l’apice del calcio

dall’Italia a Marc in Malesia

2015

ha innescato la polarizzazione in Coppa del Mondo

MotoGP

e il desiderio di vedere ogni prossimo nuovo capitolo, e l’apoteosi

Valenzano

. Oggi, senza nessuno di loro in competizione, la competizione è cambiata parecchio

blando nell’emozione

e il pubblico soffre. Per la F1, la svolta è

Regno Unito 2021,

con il contatto di Lewis con la ruota posteriore di una Red Bull di Max e la successiva collisione contro una barriera a rotta di collo, il cui impatto gli è costato l’ospedale. L’odio li ha attraversati entrambi poiché il sette volte campione ha celebrato in grande stile e non ha mai chiamato Verstappen per chiederglielo.

“Da lì finisce il razionamento”,

sono arrivati ​​a riconoscere l’attuale campione in seguito. a Silverstone,

La scorsa settimana, Max è stato fischiato

quando era con Sainz e Leclerc per essere arrivato secondo in Classifica: un atteggiamento che i campioni d’Inghilterra hanno sempre criticato il ‘fair play’ in uno sport che si rispetta.

I Paesi Bassi hanno registrato bene e si sono vendicati

sei giorni dopo, dopo che Lewis è caduto, senza troppa violenza cioè, contro una barriera di pneumatici. Celebrazione

Non è edificante

giusto. Non so se si può censurare o meno, perché tutti quelli che pagavano il biglietto erano liberi di festeggiare o fischiare quello che volevano, ma

che la F1 abbia il “calcio” è un dato di fatto

e che l’atteggiamento è senza precedenti, in linea con i social network così come la vicinanza di immagini e opinioni. Vecchie guerre sportive, con nuove armi, tecnologie e impatti. Questo è un momento che ci tocca, ‘mostra’ sport ed emozioni estreme.

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Gerardo Consoli

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