Visita del Presidente italiano in Costa d’Avorio: Cooperazione energetica, questioni migratorie e situazione nel Sahel

Mercoledì il presidente italiano Sergio Mattarella ha visitato la Costa d’Avorio, dove ha incontrato il presidente italiano Alassane Ouattara per discutere della cooperazione tra i due paesi nel campo delle questioni energetiche e migratorie.
“Abbiamo una collaborazione nel settore energetico con le nostre rispettive società Eni e Petroci che hanno scoperto due importanti giacimenti (petrolio e gas), rendendo la Costa d’Avorio un attore importante in questo campo”, ha detto il presidente italiano in una conferenza stampa ad Abidjan. .
Il colosso italiano Eni ha avviato alla fine di agosto, in collaborazione con la compagnia ivoriana Petroci, la produzione di petrolio e gas naturale dal giacimento “Baleine”, la cui produzione potrebbe raggiungere i 150.000 barili di petrolio al giorno e i 200 milioni di piedi cubi al giorno . .giorno gas.
Il mese scorso l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha annunciato la scoperta di un nuovo giacimento petrolifero, denominato “Calao”, con un potenziale compreso tra 1 e 1,5 miliardi di barili di petrolio.
Giovedì è prevista una visita del presidente Mattarella, in gran parte d’onore, alle attività della stazione di pompaggio del giacimento “Baleine”.
Mercoledì mattina i due presidenti hanno discusso anche della questione dell’immigrazione clandestina.
“Ribadisco la disponibilità della Costa d’Avorio a combattere l’immigrazione clandestina in Italia”, ha affermato Ouattara.
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), all’inizio del 2023 gli ivoriani erano i secondi più rappresentati tra i cittadini sub-sahariani che sbarcavano in Italia.
Alla fine di gennaio, l’Italia ha ospitato un vertice africano per presentare un piano di aiuti da 5,5 miliardi di euro al continente, sostenuto dal capo del governo di destra Giorgia Meloni, in cambio del rafforzamento della cooperazione sulla migrazione.
L’isola di Lampedusa, situata a circa 145 km dalla costa tunisina, è uno dei principali punti di arrivo dei migranti che attraversano il Mediterraneo per raggiungere l’Europa.
“Crediamo in un partenariato basato sull’uguaglianza e sul rispetto reciproco”, ha detto mercoledì Mattarella.
I due presidenti hanno discusso anche della situazione nel Sahel, dove paesi come Burkina Faso, Mali e Niger hanno ripetutamente affrontato la violenza jihadista e sono stati governati da regimi militari arrivati ​​al potere attraverso colpi di stato.
“Esprimiamo la nostra comune preoccupazione per la situazione politica e di sicurezza nel Sahel che continua a peggiorare”, ha lamentato il presidente italiano.
Mattarella lascerà giovedì la Costa d’Avorio per recarsi nel vicino Ghana.

Riccarda Fallaci

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