“La politica come filosofia” nelle opere di Aristides Baltas

La New York University di Atene in collaborazione con l’Istituto “Nikos Poulantzas” ospiterà domani un evento sul tema “La politica come filosofia: l’incontro tra pensiero e pratica della sinistra attraverso l’opera di Aristides Baltas”.

I relatori sono Tommaso Fattori, Harris Gruman, Andreas Maratos e Lidia Santarelli, l’evento sarà aperto dal professore emerito dell’EKPA Gerasimos Kouzelis, mentre Aristidis Baltas prenderà parte alla relativa presentazione.

Essendo un uomo distinto, Aristides Baltas non ha bisogno di presentazioni speciali. È professore emerito di Filosofia della scienza alla NTUA e un attivo politico intellettuale di sinistra. Autore di diversi libri, tra cui: “Il nome del comunismo” (2018), “Tra parentesi? Organizzare la sinistra radicale, primo periodo (25 gennaio 2015 – 21 agosto 2018)” (2019), “Peeling Potatoes or Grinding Lenses: Spinoza e Wittgenstein Young Discusses Persistence and Its Reasons’ (2022) e ‘La sinistra com’è oggi, domani e ieri – Fantasmi erranti”.

Ma chi è il (co-)parlante?

Tommaso Fattori è membro fondatore del forum italiano ed europeo del Movimento per l’Acqua, uno dei pionieri e più dinamici difensori del successo del referendum contro la privatizzazione dell’acqua, tenutosi in Italia nel giugno 2011. Il 96% degli elettori ha votato a favore dell’acqua come bene pubblico. bene e contro la privatizzazione dei servizi di fornitura dell’acqua e degli altri servizi pubblici.

Dal 2011 al 2015 è stato direttore di Transform! Italia. Nel 2015 si candida alla presidenza della Regione Toscana con “Sì-Toscana a Sinistra” e successivamente diventa leader dell’opposizione di sinistra e presidente della Commissione Affari Europei e Internazionali del Consiglio Regionale della Toscana. I suoi articoli sono stati pubblicati da numerose riviste italiane e internazionali ed è (co)autore del libro “Vivere in dignità nel XXI secolo. Povertà e disuguaglianza in una società dei diritti umani: il paradosso della democrazia”.

Harris Gruman è presidente del sindacato dei lavoratori del settore terziario nello stato americano del Massachusetts. In questa veste, sostiene un’equa tassazione dei cittadini, ha istituito un programma di sicurezza sociale, ha organizzato una campagna per aumentare il salario minimo e si è battuto per riforme più ampie nell’assistenza sanitaria dei cittadini statunitensi. Negli anni ’90, ha spinto con successo per la riforma assicurativa per fornire copertura sanitaria ai lavoratori petroliferi del Colorado.

Nel 2013 ha fondato il sindacato Raise Up Massachusetts, attraverso il quale ha quasi raddoppiato i salari giornalieri nello stato del Massachusetts e ha contribuito a creare programmi per proteggere i lavoratori e i loro familiari nei momenti di bisogno.

Ciò ha effettivamente contribuito anche all’elezione di deputati e senatori progressisti del Partito Democratico, come Elizabeth Warren.

Andreas Maratos è un pittore, scrittore, ricercatore dell’Istituto “Nikos Poulantzas” e dottorando in filosofia dell’arte presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Storia dell’Università Panteion. Ha studiato nel programma post-laurea: “Design-Spazio-Cultura” della Scuola di Architettura e Ingegneria della NTUA, presso la Scuola di Belle Arti di Atene (pittura e arti del libro) e presso il Dipartimento di Fisica dell’AUTH. Ha presentato il suo lavoro in mostre d’arte personali e collettive e ha tre libri d’arte, illustrazioni e copertine di libri.

È autore del libro “Utopia nascosta nel corpo della città/ Il mondo musicale di Mikis Theodorakis e la sua epoca” (2014) e curatore del volume collettivo “1821-2021: Memorie delle arti” (2021).

Lidia Santarelli è una storica della storia europea moderna specializzata nell’impatto del fascismo italiano e del colonialismo italiano sul mondo mediterraneo, dal Nord Africa ai Balcani. Ha insegnato alle università Columbia, Harvard, Brown e New York; attualmente insegna alla Rutgers University e cura la collezione greca presso la Biblioteca dell’Università di Princeton.

Da studente si è concentrato sui rapporti tra Italia e Grecia, a livello culturale, politico e sociale. Nel suo lavoro sull’occupazione italiana della Grecia, 1940-1943, traccia le origini dell’ideologia dell’imperialismo fascista italiano e mette in luce la storia marginale dei crimini di guerra nella Grecia occupata dall’Asse. Al suo attivo ha numerose pubblicazioni nei settori della Public History, degli Archivi, della Memoria e del Trauma Storico, del Fascismo e della Sinistra. Durante questo periodo tradusse in italiano opere selezionate di Aristide Balta.

Alberta Trevisan

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